ITACA – LUOGHI E SENTIERI DI COMUNITA’ CONDIVISA
Realizzato da AICS Comitato Provinciale Firenze Aps in collaborazione con Alter Ego Odv, Società Mutuo Soccorso Richard Ginori Aps, Aics Solidarietà Regionale Toscana Odv e con il contributo della Regione Toscana e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’idea progettuale di “ITACA. Luoghi e sentieri di comunità condivisa”, nasce dall’analisi dell’attuale contesto sociale, caratterizzato da complessità articolate e fluide, in rapido cambiamento ed evoluzione, con costrutti formativi ed educativi mutevoli e sfuggevoli per la generazione in età scolare, con un elevato rischio dell’aggravarsi del fenomeno della disgregazione sociale, dell’abbandono scolastico e della pratica sportiva e dell’emarginazione nelle sue diverse forme.
Il progetto ITACA è finalizzato a contrastare tali fenomeni, agendo principalmente al fine di ridurre il tasso di abbandono scolastico e dei percorsi sportivi, agendo principalmente su aspetti motivazionali ed esperienziali.
Coloro che avvieranno il percorso di ITACA, saranno coinvolti in attività eterogenee, potranno valutare diverse opportunità e trovare un luogo di accoglienza affine alle proprie esigenze e in cui costruire e coltivare relazioni, acquisire competenze (soft skills) e sentirsi accolto.
In sintesi i tre macro-filoni di attività del progetto, saranno:
1) Apertura di una struttura per accogliere i ragazzi e in cui poter svolgere attività ludiche, ricreative, culturali, di riavvicinamento alla scuola e al mondo sportivo, lavori di gruppo, partecipazione a incontri e talk tematici etc., sempre con la presenza di facilitatori esperti nella gestione di dinamiche di gruppo e individuali. L’intento è di istituire un presidio di welfare di quartiere, ovvero, un luogo aperto, inclusivo, formativo ed innovativo in cui avviare/proseguire il percorso di crescita individuale, aggregazione e integrazione sociale e di cittadinanza attiva. Potranno accedere contemporaneamente un massimo di 30 persone al giorno per 15 ore settimanali.
2) Avvio di politiche attive di “conoscenza e partecipazione” alla vita associativa degli enti del Terzo settore e dell’associazionismo sportivo presenti sul territorio, con particolare attenzione a criteri di prossimità con le scuole frequentate;
3) Realizzazione di percorsi multidisciplinari, educativi, formativi, motivazionali e di team-building sia in ambienti strutturati (all’interno della scuola, di associazioni etc.) che destrutturati.